Il bonus 80 euro dopo la pubblicazione del decreto: tutti i chiarimenti

Bonus.80.euro.05.05.2014.volantino Il bonus 80 euro, dopo la pubblicazione del decreto legge n. 66 del 24/04/2014  e la circolare Agenzia Entrate n. 8/e,  è   così definito:

1 – Cos’è
E’ una  riduzione fiscale sotto forma di credito di imposta con importo pari a 80 euro per 8 mesi con un totale annuo di 640 euro. Entra direttamente al netto in busta paga da Maggio.

2 – A chi spetta
Ai lavoratori dipendenti e assimilati (soci delle cooperative, collaborazioni coordinate e continuative, contratti a progetto, borse di studio, lavori socialmente utili, etc.) che nel 2014, con un reddito complessivo lordo inferiore a 26.000 euro, hanno, dopo la sola detrazione per lavoro dipendente, un’imposta netta (IRPEF) superiore a zero.
Non hanno rilevanza alcuna, per il diritto al bonus, altre detrazioni (coniuge, figli, altri famigliari a carico).

3 – E’ provvisorio o stabile? E’ previsto per il 2014 per renderlo poi strutturale con la prossima legge di stabilità (ex finanziaria) da approvare entro il presente anno.

4 – Reddito di riferimento Se il  periodo di lavoro  è di 365 giorni il reddito complessivo che produce imposta netta varia da 8146 a 24000 euro.
Il bonus sarà pertanto, su base annua, di € 80 x 8 (mesi)=640 euro.
Se il reddito annuo è superiore ai 24.000 e inferiore ai 26.000 vi è una progressiva riduzione del bonus sulla base della seguente formula: 640 x (26000-reddito):2000.   Questi i risultati: 24.000= 640 24500=480 , 25.000=320,  25500= 160, 26000= 0.

5- Rapporti di lavoro inferiori all’anno
In questo caso il reddito potrà essere inferiore  a 8146 euro in quanto, con un numero di giorni inferiore, vi potrà, comunque, essere imposta netta. Il reddito massimo dovrà sempre essere inferiore ai 26.000 euro.
Si adotta, per il calcolo, il criterio di proporzionalità. Se un lavoratore ha lavorato nel 2014 120 giorni il bonus sarà così calcolato: 640:365×120= 210,41 euro.

6 – Chi riconosce il bonus? Il datore di lavoro  in forma automatica in base ai dati da lui conosciuti. Se il reddito da lavoro dipendente non coincide con il reddito complessivo, come nel caso di più redditi da lavoro, sarà il lavoratore a comunicare le variazioni. Se ciò non avviene vi è il rischio  di dover restituire il bonus con il conguaglio di Dicembre o con il 730/2015.

7 –  Lavoratori senza azienda (colf, badanti, disoccupati)
La persona interessata, in mancanza di azienda che possa erogare il bonus (colf, badanti, disoccupati senza indennità) potrà richiedere direttamente il bonus stesso con la dichiarazione dei redditi 2015 (modello 730 o Unico 2015). Già dal 2014, infatti, i lavoratori senza sostituto di imposta possono richiedere il credito anche attraverso il modello 730/2014.

Sono ovviamente possibili ulteriori modifiche e chiarimenti  con la conversione in legge del decreto.
 Se vuoi saperne di più vai sui seguenti  siti:
http://www.irpef.info/calcolairpef.html (utile per calcoli e simulazioni)
http://job.fanpage.it/bonus-di-80-euro-tutte-le-domande-faq-e-le-risposte-ai-quesiti/#a-chi-spetta